Concluso il Progetto Memento con l’incontro tenutosi il 6 Dicembre 2011 presso la Sala del Castello di Domagnano, il prossimo obiettivo della Fondazione Gilberto Terenzi, del Comitato Scientifico e dei Collaboratori dell’Università di Bologna è la presentazione dei risultati dello studio al convegno scientifico Sindem.
Sindem è un’associazione autonoma per le demenze aderente alla SIN (Società Italiana di Neurologia) che ogni anno organizza un convegno internazionale di aggiornamento.
Nel 2012 il convegno si terrà a Napoli dal 22 al 24 Marzo e vedrà impegnati i più esperti professionisti di tutto il mondo nell’ambito delle demenze.
Di seguito è riportata la traduzione in italiano dell’abstract (una sorta di riassunto) del lavoro che verrà poi presentato in maniera approfondita nella sezione del congresso ad esso dedicata.
Symptoms of Dementia Screener: è un questionario utile per uno screening del deficit cognitivo?
R. Gallassi*, S. Guttmann°, C. Monaldini°, M. De Matteis*, V. Gallassi*, L. Sambati*
*IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna and Department of Neurological Sciences, University of Bologna; °U.O.S. Neurologia, Ospedale di Stato, Repubblica di San Marino
Introduzione: i questionari sulle funzioni cognitive possono essere utili per individuare un deficit cognitivo
Obiettivo: valutare se il questionario Symptoms of Dementia Screener (SDS) (Mundt et al, 2000) può essere un valido strumento di screening per la demenza.
Metodi: abbiamo esaminato con una batteria di test neuropsicologici e con scale di autonomia nella vita quotidiana 240 soggetti che hanno consecutivamente risposto al questionario SDS nell’ambito di un progetto dedicato all’individuazione precoce della demenza. Abbiamo utilizzato i seguenti criteri diagnostici: Petersen per l’MCI (Mild Cognitive Impairment = Decadimento Cognitivo Lieve) e DSM-IV e NINDCS-ADRDA per la demenza.
Risultati: i soggetti esaminati erano 133 femmine e 107 maschi con età media 69,44 anni (± 7,15) ed educazione media: 7,61 anni (± 3,51). 99 soggetti hanno ricevuto una diagnosi di MCI, 11 di demenza (D) e 130 non avevano disturbi cognitivi (N). L’analisi discriminante ha mostrato che l’SDS è in grado di individuare correttamente i casi di D (100%) e di normalità (N) (80,8%), ha una elevata capacità di differenziare correttamente l’MCI da D (76,4%), mentre è poco utile nel discriminare MCI e N (58,1%).
Conclusioni: Il questionario SDS può essere un utile strumento di screening nella demenza, differenziando questa condizione sia dalla situazione di normalità che dall’MCI; non è particolarmente utile nel differenziare soggetti con MCI e soggetti sani.