Prendersi cura di un malato di Demenza mette il familiare nella condizione di dover affrontare ogni giorno piccole sconfitte, spesso legate alla costante delusione delle proprie aspettative, spesso non realistiche, e, nel tempo, dovute all'impotenza ed alla frustrazione per l'inefficacia delle proprie cure. Anche quando la situazione necessita di un aiuto esterno alla famiglia, con l'ingresso in casa di una badante o le visite continue degli infermieri, il familiare deve affrontare l'inserimento di queste persone nella sua quotidianità, con i problemi che ne possono derivare. Il sentimento di solitudine e il costante senso di perdita dettato dalla sensazione ogni giorno più concreta che il familiare malato lo stia "abbandonando", porta la persona ad isolarsi e affrontare da sola questa sofferenza. Con questo progetto pilota, la Fondazione Gilberto Terenzi ha così pensato di aiutare queste figure (il gruppo iniziale è costituito da 10 persone selezionate dalla UOS di Neurologia dell'Ospedale di Stato) offrendo loro la possibilità di partecipare gratuitamente ad un gruppo di supporto psicologico, condotto dalla Psicoterapeuta Lucia Guidi. La mission è quindi quella di trovare un valido sostegno psicologico nel gruppo condividendo ed elaborando il difficile compito di chi quotidianamente si prende cura di persone affette da Demenza, all'interno di uno spazio che permetta di potersi confrontare su problematiche difficili e comuni, che aiuti i partecipanti a non sentirsi soli di fronte al modificarsi dei ruoli famigliari e delle prospettive di vita. Questa opportunità di condivisione permetterà loro di costruire uno spazio nel quale riuscire a mantenere la giusta distanza emotiva dal "prendersi cura" dedicandosi a se stessi e ritrovando così una propria dimensione. Obiettivi del gruppo sono infatti: o Aiutare a tollerare maggiormente situazioni conflittuali e momenti di particolare stress o Aiutare ad individuare i bisogni del familiare malato e farvi fronte attivando, sostenendo e implementando la rete di aiuto: valorizzare le risorse e riuscire a guardare al futuro costruttivamente o Valorizzare le diversità individuali o Accettare al meglio gli inevitabili cambiamenti nella personalità del familiare, condividendo in gruppo la frustrazione per la lenta e logorante perdita della relazione con il familiare malato di demenza Gli incontri, della durata di circa 1 ora e 30 minuti, prevedono la presenza di 10 partecipanti ed hanno cadenza settimanale. Si terranno presso la sede della Fondazione Gilberto Terenzi per un periodo di 6 mesi.